Razzolini (FDI): “Oggi in Consiglio regionale del Veneto il convegno su Nazario Sauro: occasione per celebrare l’amor patrio e tenere viva la memoria alla vigilia del Giorno del Ricordo”

09 febbraio 2023

 

 

(Arv) Venezia 9 feb. 2023  - “La figura di Nazario Sauro racconta ancora oggi con forza l’amor patrio per la nostra Nazione testimoniato con la vita. Da militare marittimo istriano, a quell’epoca sotto il dominio austro-ungarico, si arruolò nella Marina italiana nel corso della Grande Guerra e fu poi catturato e condannato per alto tradimento dall’impero d’Austria e Ungheria”. Così il Consigliere regionale Tommaso Razzolini del gruppo Fratelli d’Italia - Giorgia Meloni che oggi ha preso parte, nella sala Fallaci di palazzo Ferro Fini, al convegno dedicato alla figura di ‘Nazario Sauro, eroe italiano e faro dell’Adriatico’ in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo 2023.

“Ricordare la sua figura oggi alla vigilia del Giorno del Ricordo - continua il Consigliere - è inoltre l’occasione per mantenere viva la memoria di tutte le vittime e i martiri delle foibe, ma anche dell’esodo Giuliano, fiumano e dalmata. E per condannare ogni forma di propaganda politica non solo negazionista, ma anche riduzionista e giustificazionista verso una delle pagine più tristi e tragiche della storia italiana. Una memoria che potrebbe essere citata nel Giorno del Ricordo anche dalla kermesse nazional popolare del Festival di Sanremo in atto in questi giorni. Insieme a tanti amministratori locali, infatti, ho voluto trasmettere una missiva al Festival affinché nella serata di domani sia quantomeno citata ed onorata la Giornata del Ricordo”.

“Le parole di Nazario Sauro - conclude Razzolini - che nel suo testamento scrive ‘Su questa Patria giura e farai giurare ai tuoi fratelli, che sarete sempre, ovunque e prima di tutto italiani’ dimostrano come il suo attaccamento all’Italia non fu mai scalfito, a testimonianza del legame di un popolo che dall’Alto Adriatico, da Spalato passando per Venezia, fin dai tempi della Serenissima si è sempre sentito italiano. La folle pulizia etnica voluta da Tito ha tentato di strappare questo ricordo, ma ancora oggi le pietre e i terribili resti delle foibe lo mantengono vivo nella memoria”.